Cotton Candy at the bottom.jpg Energia dal mare: test su turbina di mareaMiniatureAccendere il reattore a fusione riscaldandolo fino a 150 milioni di gradiEnergia dal mare: test su turbina di mareaMiniatureAccendere il reattore a fusione riscaldandolo fino a 150 milioni di gradiEnergia dal mare: test su turbina di mareaMiniatureAccendere il reattore a fusione riscaldandolo fino a 150 milioni di gradiEnergia dal mare: test su turbina di mareaMiniatureAccendere il reattore a fusione riscaldandolo fino a 150 milioni di gradi


Nella celebre lezione “There’s Plenty of Room at the Bottom” (C’è tanto spazio là in fondo), il premio Nobel Richard Feynman immaginava, negli anni ’50, l’avvento delle nanotecnologie e tutti i progressi che sarebbero derivati dall’esplorazione e dalla lavorazione della materia “là in fondo”, cioè alla scala atomica.



Oggi le nanotecnologie sono realtà e ci permettono di realizzare nuovi materiali e nuove strutture, fondamentali per lo sviluppo di un futuro più efficiente e sostenibile. Nelle nostre ricerche, a volte, capita di creare delle forme piuttosto bizzarre, e questo ne è un esempio. L’immagine, presa al microscopio elettronico, è una nano-crescita di ossido di Cobalto indotta dal fascio elettronico, la cui forma ricorda in modo sorprendente lo zucchero filato delle fiere paesane. Lo 'stecco' alla base ha un diametro di 30 nanometri mentre lo 'zucchero filato' è alto 3,5 micrometri. Ma come si forma questa struttura? La crescita parte in modo regolare e controllato alla base, poi, per effetto di un riscaldamento, aumenta in modo divergente e produce lo 'zucchero filato', che è, in realtà, un aggregato di nanocristalli di ossido di Cobalto.


Information
Titolo
Zucchero Filato "là in fondo"
Autore
Gian Carlo Gazzadi
Punteggio
4.47 (15 voti)
Dimensioni
4564*3543
Metadata EXIF
Data e ora (originale)
2023:06:23 16:23:45