Castrocaro, Fonte Littoria. Salsubia, Beatrice e Salubria sono i nomi dei pozzi dai quali dalla prima metà dell’Ottocento vengono captate acque termali ricche di cloruro di sodio, bromo, iodio e litio. Questa risorsa altro non è se non un’acqua del mare di diversi milioni di anni fa rimasta «intrappolata» nei sedimenti. Complesse reazioni chimiche innescate dai batteri hanno trasformano il solfato e la materia organica dell’acqua marina nell’acido solfidrico che oggi viene sfruttato per le esalazioni termali.