TRANSIZIONE ECOLOGICA

L’espressione “transizione ecologica” indica il processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a rapporti più equilibrati e armoniosi nell’ambito degli ecosistemi locali e globali.
La transizione ecologica rappresenta anche il passaggio da un’economia basata sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, in particolare dei combustibili fossili (con forte impatto sul riscaldamento globale e sulla salute del pianeta), a un sistema che sia non solo sostenibile sul piano ambientale, ma risulti anche equo e solidale sul piano sociale, pur restando competitivo dal punto di vista economico.  
L’utilizzo di fonti di energia e di materie prime rinnovabili, supportate da sistemi di stoccaggio e da vettori energetici sostenibili, costituisce il motore del cambiamento, consentendo la riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dai combustibili di origine fossile e dell’uso di risorse naturali, senza compromettere l’efficienza dei sistemi energetici e dei processi manifatturieri.  
L’avvio del processo di risposta all’emergenza climatica può essere simbolicamente identificato nella stipula del protocollo di Kyoto nel 1997. Da allora l’uso di fonti energetiche rinnovabili è diventato un obiettivo indispensabile e prioritario nelle agende internazionali, necessario sia al raggiungimento della neutralità carbonica, sia come motore dello sviluppo economico e sostenibile, al riparo dall’instabilità politica generata dallo sfruttamento delle fonti fossili.  
I principali strumenti normativi per favorire la transizione ecologica sono costituiti dagli accordi stipulati a livello mondiale, che indicano gli obiettivi e le scadenze principali:


- il Protocollo di Kyoto e l’Accordo di Parigi (2015) hanno definito i target effettivi in termini di emissioni di gas ad azione climalterante;
- l’Agenda ONU 2030 propone 17 “sustainable development goals (SDGs)” e i 169 sotto-obiettivi, attraverso cui raggiungere il pieno sviluppo sostenibile su scala mondiale;  
- a livello europeo, l’indicazione di traguardi quali il taglio del 55% delle emissioni nette di CO2 entro il 2030 e del 100% nel 2050 (neutralità climatica) è accompagnata da piani di finanziamento come Next Generation EU e il Long Term Budget, per il periodo compreso tra il 2021 e il 2027.


In ambito industriale e nei processi produttivi, la cosiddetta “twin transition” - al centro degli obiettivi dell'European Green Deal - comporta la modernizzazione in ambito industriale e dei processi produttivi, ed è basata sui pilastri della digitalizzazione e della transizione verde. E’ ritenuta la chiave per la decarbonizzazione dell'economia, per l’adozione di un modello di sviluppo circolare e per ridurre al minimo gli sprechi e l'inquinamento.
 

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